Gennaio 2014
A CARLO URBANI
“Sono cresciuto inseguendo il miraggio di incarnare i sogni. Ed ora credo di esserci riuscito. Ho fatto dei miei sogni il mio lavoro…” Carlo Urbani nasce a Castelplanio, in provincia di Ancona, il 19 Ottobre 1956. Interessato all’arte, alla musica e alla cultura in genere, fin da giovane, nell’ambito parrocchiale, si impegna a favore dei più bisognosi. Dopo la laurea in medicina si specializza in malattie infettive e lavora per alcuni anni come medico di base e poi per dieci anni nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Macerata. Nel frattempo sposa Giuliana Chiorrini con la quale ha tre figli: Tommaso, Luca e Maddalena. In questi anni sente sempre più forte il richiamo ad assistere i malati dimenticati dei paesi più poveri. Con altri medici organizza alla fine degli anni ottanta alcuni viaggi in Africa per portare assistenza sanitaria nei villaggi meno raggiungibili. La conoscenza della drammatica realtà africana segna una svolta nella sua vita. Rinuncia alla carriera ospedaliera ed entra a far parte dell’organizzazione “Médecins Sans Frontières”. Si trasferisce insieme alla famiglia in Cambogia, dove si impegna in un progetto per il controllo della schistosomiasi, una malattia parassitaria intestinale. Consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per le malattie infettive, denuncia la povertà come causa principale del diffondersi delle malattie. Si batte per la distribuzione delle medicine alle popolazioni dei paesi poveri. Nell’aprile del 1999 viene eletto presidente di Msf Italia e in questa veste partecipa alla delegazione che ritira il premio Nobel per la pace assegnato all’organizzazione.Dopo la Cambogia, lavora in Laos e in Vietnam dove si dedica con coraggio alla cura e alla ricerca sulla Sars, una terribile malattia infettiva che minaccia il mondo intero. Conscio dei rischi, non rinuncia ad assistere i malati, contrae il morbo e affronta con il conforto della fede la malattia che ha il sopravvento. Carlo Urbani muore il 29 marzo 2003. In memoria di Carlo Urbani, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiamato il virus della polmonite atipica “Sars Carlo Urbani”. D.A.M.